Monday, December 19, 2011

Il casuario



E' un uccello australiano il cui capo ha una forma estremamente primitiva. La forma, estremamente arcaica, del suo cranio rammenta un pochino la forma degli pterodattili, cioè di forme animali a metà fra l'uccello ed il rettile. A differenza però dello pterodattilo, i colori del suo capo sono sgargianti, a guisa di un costume da carnevale (che si svolga,per la sua vivacità,a Rio).

Il casuario è un uccello simile allo struzzo, diffuso in Australia e Nuova Zelanda, caratterizzato dall'avere il capo sormontato da un casco osseo. Se pensate a questa sua caratteristica, vi apparirà subito evidente che si tratta di un residuo di epoche primitive: un capo conformato in questa maniera, dalla sagoma globale che è vagamente triangolare, ci induce a ricordare lo pterodattilo. E ci porta a ricordare, nei secoli passati, altri animali che erano arrivati a metà della fase di passaggio tra rettile ed uccello.

Quest'uccello, così come lo struzzo, l'emu', e il nandu', non è in grado di volare, ma possiede delle zampe molto potenti. Il piumaggio del corpo è completamente nero. La pelle della testa e del collo è blu' e rossa. Sulla testa e' presente una cresta particolarmente accentuata, utile per muoversi nella densa vegetazione . Non si osserva alcun dimorfismo sessuale, vale a dire che il maschio e la femmina sono estremamente simili.

Non è soltanto un bell'uccello che rammenta dei secoli del passato del nostro Pianeta. E' molto utile per la riproduzione di oltre trenta piante australiane . Ingerisce i frutti di queste piante,ma poichè i loro semi oltrepassano il diametro delle sue prime vie digerenti,il casuario è costretto a rapidamente sputarli .

Il Casuario sparge all'intorno questi semi,anche a notevole distanza dalle piante. Lo si potrebbe definire spiritosamente "L'uccello Ptui". Questo è il lato simpatico di questo grazioso animale,che è tuttavia anche pericoloso per lo sprovveduto. E' infatti munito di piccoli ma potenti artigli che rendono le sue zampe pericolose come quelle di un piccolo drago. E' un uccello assai difficile da fotografare,ed e' piuttosto raro,con le dimensioni di uno struzzo. Sul casuario fioriscono molte leggende locali,assai colorite.

Tra queste ultime gli stupefacenti racconti di Andrè Dupeyràt, missionario francese degli anni cinquanta e valido studioso di Etnologia per quanto concerne le tribu’ piu’ isolate della Nuova Guinea facenti capo a quel determinato periodo. Nei racconti di Dupeyràt si narra di uno stregone di nome Ain’u’Ku che possedeva le facoltà di trasformarsi a suo piacimento,ed in pochi secondi,in un casuario. Ho riportato alcuni frammenti di queste leggende locali (anche in Inghilterra non c’è un antico castello che non abbia il suo spettro : nulla attrae i turisti piu’ degli spettri) solo per dare l’idea di queste popolazioni della Nuova Guinea,in parte ancora molto primitive e che credono possibili queste metamorfosi.

Nell’ambito di queste popolazioni si crede ancora oggi che nel casuario si possano reincarnare entità malefiche di natura soprannaturale. A queste leggende ha sicuramente contribuito la velocità notevole di quest’uccello,ed il rumore che producono nella boscaglia le sue corte ali. Quando il casuario corre tra gli alberi queste corte ali producono il rumore di una locomotiva a bassa pressione,ed un rumore del tutto inconfondibile e caratteristico. Se volessimo inserirlo,questo rumore,in un fumetto,accanto alla figura dell’uccello in corsa tra i rami di un intricata boscaglia, potremmo solo inserire i suoni :”Whu whu”. Questo “Whu whu” prodotto dalle ali, inabili al volo,ma capaci di generare effetti sonori molto potenti,ed inoltre il rumore prodotto dalle sue zampe,enormi rispetto alle dimensioni globali del suo corpo,ed armate di artigli formidabili,hanno dato origine alle numerose leggende. Tra l’altro le sue grandi zampe fanno risuonare,nella veloce corsa , il terreno elastico e spugnoso di alcune foreste della Nuova Guinea. L’elasticità del terreno funge in queste zone da ulteriore cassa armonica. Un pochino simile questo fenomeno a quello che succede nella cassa armonica di un mandolino. Solo che in questa fattispecie,invece che il bel suono armonico del mandolino,ne fuoriesce un potente rumore che terrorizza a volte i nativi di quei villaggi.

Ma,rimanendo sui caratteri obiettivi del casuario,esso è un uccello estremamente utile per l'habitat,in quanto è il disseminatore di queste piante di cui predilige i frutti.

La cresta,particolarmente accentuata,di cui è munito sul capo,oltre a conferirgli un aspetto bellicoso,gli è estremamente utile per muoversi nella densa vegetazione. Il casuario australiano arriva a 160 centimetri di altezza, ed e’ piu’ alto del casuario della Nuova Zelanda,che in genere non supera i 110 centimetri.

Il casuario della Nuova Zelanda è ancora chiamato casuario di Bennett,dal nome del suo scopritore. La specie australiana,quella che raggiunge l’altezza maggiore,conduce una vita solitaria per la maggior parte dell’anno,ad eccezione del periodo riproduttivo. In questa fase il maschio corteggia la femmina mettendo in evidenza il vaporoso piumaggio,ed emettendo dei particolari richiami sonori. Solitamente la femmina visita i territori di maschi diversi,accoppiandosi di volta in volta,e poi lasciando ad ognuno di essi l’onere della cova e della cura dei piccoli uccelli che ne nasceranno. Si potrebbe dire,spiritosamente,una femmina un po’ “leggerina”,ma non polemizziamo con la grande armonia delle Leggi della Natura.

Il povero maschio,tuttavia,(anzi i poveri maschi con cui la femmina si è accoppiata) porta il fardello di covare le uova, e di accudire tutti gli esemplari della nidiata. Il nido è realizzato a terra,e vengono (ad ogni nuovo matrimonio della femmina) deposte dalle 4 alle 8 uova verdastre,che grazie al loro colore si possono confondere con il suolo.

Il casuario si nutre di insetti,di frutti,e di piccoli vertebrati,che scova nelle foreste oggetto delle sue esplorazioni. La cresta cornea posta sul capo,oltre che a facilitargli la corsa, serve anche a rimuovere le foglie per scovare il cibo. Il casuario era un tempo molto piu’ comune, ma la pressione venatoria ha ridotto la frequenza di possibili incontri con esso per il comune turista , riducendo questa eventualità al raggio d’azione di persone molto esperte (oppure molto sprovvedute e mancanti di buon senso). Dove è possibile incontrare il casuario ? Quello australiano si trova fondamentalmente in Australia settentrionale ed anche (con minore frequenza) nella Nuova Guinea. Sarebbe giusto chiamarlo : Casuarius casuarius . L’altra specie,il casuario di Bennett vive nella Nuova Guinea.La femmina di quest’ultima specie, prima della nidificazione,si dimostra particolarmente aggressiva, attaccando chiunque la disturbi con le sue pericolose unghie, lunghe ben 10 cm . E’ decisamente un uccello da fotografare con un potente obiettivo,e ben da lontano. Ha tuttavia il grande fascino e la bellezza di una natura incontaminata e primitiva.


Sursa

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