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Saturday, December 17, 2011

Best Diet: McDougall/Esselstyn vs Fuhrman



[The above is a 13 min. clip of a panel discussion between, among others, Drs. McDougall, Esselstyn, and Fuhrman on "the best diet." A question is asked about Fuhrman recommending limiting starches (carbs), and McDougall's diet being "carb-based" (not entirely accurate). The resulting discussion is most interesting. Don't miss Esselstyn's eyes when Fuhrman talks about plant-based fats and "fear of fat" (especially in view of his own 20 yr. peer research on fat and heart disease). I'm biased in agreeing with McDougall and Essy. Essy's approach works (for me.. I've been following it since mid-Feb: MC interview with Essy), and McDougall has been ahead of the curve for years.


IMHO, Fuhrman has done some great work, influenced many veg'ns, and has a lot good ideas well worth paying attention to. That being said, there's also plenty of research indicating that whole grains are good for reduction/prevention of some cancers, diabetes, aspects of heart disease, and so on. Furthermore, Essy's methods & research have successfully reduced cholesterol and reversed heart disease without have to keep "score" in terms of calories, densities, grams, points... whatever. Ultimately, though, I believe we must all find our own optimal approach through listening to people like these three dedicated men and then integrating what works into one's personal dietary lifestyle. One size may not fit all!


ADMIN NOTE: sorry for delay in posting recently... it's Spring and there's a LOT of digging and planting of trees, bushes, greens, and veggies going on... Go fat-free vegan: eat a rainbow daily with whole grains!]

Sursa

Perdere peso in salute con diete a base di cibi vegetali

C'è una premessa indispensabile da fare, prima di parlare di perdita di peso, e che purtroppo i “guru” delle diete commerciali puntualmente ignorano: perdere peso in modo efficace e duraturo significa cambiare per sempre le proprie abitudini alimentari.

Se si è giunti al punto in cui si è in sovrappeso, o obesi, vuol dire che qualcosa non era corretto nello stile di vita e in particolare nell'alimentazione precedente, e quindi va modificato radicalmente. E' impensabile proporre ad una persona di seguire una dieta dimagrante per un determinato periodo di tempo e dopo permetterle di tornare alle precedenti abitudini alimentari errate.

Un regime alimentare corretto infatti non dovrebbe concentrarsi unicamente sulla perdita di peso. Questo, anzi, dovrebbe essere un aspetto secondario, una piacevole conseguenza di una dieta che punta invece e innanzitutto a migliorare lo stato di salute interno dell'intero organismo, e non solo quello esteriore. Qualsiasi persona con un minimo di nozioni in nutrizione può creare un piano dietetico che permetta a chiunque di perdere peso in modo veloce, ma solo medici e professionisti esperti ed aggiornati sono in grado di concepire regimi alimentari, basati sulle più recenti scoperte scientifiche, in grado non solo di far perdere il peso in eccesso, ma soprattutto di migliorare lo stato di salute, di curare e prevenire tutte quelle malattie legate ad un alimentazione squilibrata.

Un altro punto di questa premessa, da comprendere e assimilare, è che quasi tutti i piani dietetici nel breve termine funzionano, è vero, permettendo di perdere anche molto peso in poco tempo. Molte persone si sentono meglio dopo pochi giorni di dieta, ma questo non è risultato un indice di qualità. La maggior parte della gente ha un'alimentazione quotidiana pessima e squilibrata, e quando passa ad una qualsiasi dieta studiata anche dal più incompetente dietologo, è spesso normale che si senta meglio, e magari con più energie, soprattutto nei primi tempi.

C’è però un peccato di fondo in tutti i piani dietetici che promettono una perdita di peso veloce lasciando liberi di mangiare quei prodotti che il sentire comune associa ad un alimentazione ricca e pesante (carne, burro, grassi, pasta, formaggi, dolci): possono funzionare più o meno bene nel breve periodo, ma falliscono sempre quando si considerano gli effetti sulla salute nel medio e lungo periodo. Perdere peso, anche con una dieta pessima, contribuisce temporaneamente ad abbassare i trigliceridi, a migliorare l'efficienza dell'insulina e ad abbassare la pressione. Ma nel lungo termine si perdono questi vantaggi, e si acquistano ben più gravi svantaggi: insufficienza renale, aumento del rischio per malattie cardiache, tumori, osteoporosi, infarti, diabete, sono solo alcune delle patologie associate a diete ricche di grassi, proteine animali, e prive di fibre, frutta e verdura. Oggi purtroppo questo tipo di dieta coincide con quelle più in voga, che ogni giorno trovano nuovi adepti, spesso pubblicizzati indebitamente da stampa e talk-show televisivi.

Sono diete cosiddette “low-carb”, che sbilanciano le percentuali caloriche a favore di grassi e proteine, ed aumentano la già alta percentuale di cibi animali consumati in una dieta occidentale tradizionale. E' un pessimo modo di dimagrire ma un ottimo modo di aumentare a dismisura il rischio di malattie croniche. Come è possibile concepire una dieta che va dichiaratamente contro le linee guida di tutti gli istituti di nutrizione e ricerca, che invitano a ridurre il consumo di cibi animali e prodotti raffinati a favore di frutta, verdura e cibi vegetali integrali?

Probabilmente l'unico motivo che spinge questi “esperti” è puramente di ritorno economico e pubblicitario. Spesso queste diete sono accompagnate da interi pacchetti di prodotti a marchio, i loro creatori si proclamano “geni” o incompresi dalla comunità scientifica, e riescono grazie alla complicità dei media a crearsi un seguito di veri e propri adepti, che grazie al buon vecchio passaparola riescono a fare di una idiozia la nuova moda del momento.

Il risultato? Oltre il 90% delle persone che seguono una dieta riacquistano tutto il peso perso in poco tempo, aggiungendo anche qualche chilo in più. Infatti i piani dietetici low-carb e in genere quelli di bassa qualità provocano un rallentamento del metabolismo, che è un insieme di processi biochimici che avvengono nel corpo umano e scandisce il ritmo al quale una persona consuma le calorie introdotte. Dopo un periodo di dieta ipocalorica il corpo rallenta il metabolismo, per preservare le riserve e facilitare la sopravvivenza in condizione di scarsità, in questo caso di cibo. Quando si torna alla dieta normale, e si aumenta l'apporto calorico, il metabolismo rallentato non sarà in grado di consumare tutte le calorie introdotte, che concorreranno ad aumentare il vostro peso, aggiungendo più chili rispetto al peso prima della dieta.

Lo scopo di questa sezione è di affrontare ed analizzare i più efficaci piani dietetici seri, basati su cibi vegetali e che non solo permettono di perdere peso e mantenere il peso forma, ma anche di migliorare lo stato di salute generale del proprio corpo.

Il primo programma affrontato è quello del medico Joel Fuhrman, “Eat To Live”, (tradotto in “mangia per vivere”). In futuro seguiranno altri piani dietetici, come quello di John McDougall.

"Eat to Live" - La dieta Fuhrman

"McDougall Plan for maximum weight loss" - La dieta McDougall


Bibliografia su Perdita di Peso

Sursa: